Sergio Conceição ha guidato la sua ultima partita da allenatore del Milan, ma lo ha fatto in silenzio e non dalla panchina.
Come scrive La Gazzetta dello Sport (vedi sotto), i tre punti conquistati servono solo per le statistiche, una questione a cui Conceição aveva fatto riferimento in una delle sue ultime uscite pubbliche, parlando di una media punti da squadra da Champions League.
Peccato, però, che la matematica avesse già condannato il Milan a una stagione senza coppe europee, anche prima della gara di ieri. Il tecnico non ha nemmeno potuto vivere il suo ultimo match a bordo campo, dato che era squalificato dopo il cartellino rosso rimediato nella sconfitta contro la Roma.
Così ha seguito l’ultima prova stagionale da una delle skybox di San Siro, con un’espressione tesa e seria, come si è potuto intravedere nelle rare inquadrature televisive.
Un addio amaro
Dopo quell’espulsione nella capitale, Conceição aveva dichiarato ai giornalisti: “Mi dispiacerà non essere accanto alla squadra, in un ambiente difficile.” In altre parole, sapeva già che atmosfera avrebbe atteso i suoi giocatori.
Sergio è rimasto in silenzio alla vigilia della sfida col Monza, non tenendo la consueta conferenza stampa, e il suo addio ai rossoneri è passato senza ulteriori clamori. Il divorzio era scontato, nonostante la possibilità di un altro anno insieme, grazie alla clausola di interruzione dopo sei mesi.
Visti i risultati, il Milan ha scelto di esercitare l’opzione per concludere anticipatamente l’avventura. E Conceição? Avrebbe continuato oppure avrebbe comunque scelto la separazione? Sergio ha rimandato le sue verità a fine stagione, ma abbiamo svelato che avrebbe lasciato comunque.
Ieri non si è presentato a causa della squalifica. Potrà farlo nei prossimi giorni. Di certo, dopo il ballo della Supercoppa con la musica a tutto volume per la festa, si aspettava un finale diverso, con una colonna sonora differente.
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